In questi giorni però c’è stata una novità degna di nota, e mi sembra giusto parlarne per non lasciar dimenticare l’argomento troppo presto: Marco Ottolini, uno dei Project Director di italia.it, si è dimesso ed ha dato la sua adesione proprio al progetto RItalia. Trovate qualche informazione in più sul blog di Lele Dainesi, dove tra i commenti c’è un intervento dello stesso Marco.
Sembra proprio che le intenzioni di portare avanti un progetto ben fatto ci siano tutte, una cosa è comunque certa: il polverone che si è sollevato dopo la pubblicazione del portale sta avendo delle conseguenze positive. Tra l’altro le iniziative parallele nate saranno tanto di guadagnato soprattutto per gli utenti, che avranno più possibilità (molto probabilmente di qualità).
Insomma ancora una volta i blogger italiani hanno dimostrato di avere un potere non indifferente.
Se volete approfondire, vi consiglio di leggere questo post sul blog di Marco Ottolini. E’ una delle poche testimonianze relative al progetto italia.it visto dall’interno, sicuramente interessante. Si parla anche di una possibile rivoluzione per la blogosfera italiana, che ha trovato in una causa comune un modo per unirsi e dare vita ad un vero strumento di comunicazione di massa.
Sarebbe importante se il progetto alternativo riuscisse ad avere in breve tempo una popolarità maggiore di quello ufficiale, al punto da sopravanzarlo nelle ricerche sui motori.
Sarebbe una dimostrazione palese di come i politici sappiano buttare i nostri soldi in progetti tanto faraonici quanto inefficaci.
Ottimo progetto, che non conoscevo. Idem per wiki.bzaar, che citi come inciso.
Molto spesso chi lavora in questo campo si trova nella stessa situazione di Marco.
Dover affrontare un campo e fare un lavoro link boss, anche se sbagliato.
E’ frustante questa situazione, soprattutto quando poi il progetto viene presentato al grande pubblico e non riceve feedback positivi.
Naturalmente la colpa NON E’ DEL CAPO MA TUA!
A mio avviso il movimento nato in seguito alla pubblicazione di italia.it è statoa l’iniziativa più bella della blogosfera italiana. Ma possono aderire proprio tutti gli interessati?
Io sono informatico e vivo a Milano. Ciao
@Cavalcare: secondo te è facile da fare?
Salve,
solo per dirti che anche la Provincia di Rimini ieri in conferenza stampa tramite l’assessore alle politiche turistiche Andrea Gnassi ha confermato la propria adesione e il proprio sostegno a RItaliaCamp. Ne parlo sul mio blog da cui ti invio il trackback. Ti allego anche il link del mio blog ospitato sul portale della Provincia di RImini: http://blog.riviera.rimini.it/cattolicablog
Ciao!
Marco
Interessante questo blog
(Risposta alla domanda di Grazitaly).
Come penso Tu sappia bene dipende essenzialmente dai links. Bene o male (soprattutto male) di italia.it si è parlato moltissimo nei blog, mentre proporzionalmente di RItaliaCamp molto meno. Questo purtroppo determina un numero molto minore di links e una minore popolarità sui motori di ricerca del secondo.
In poche parole il successo in termini di popolarità del programma alternativo dipende da quanto se ne parlerà nei blog, nei siti, nei forum e in generale su internet.
Speriamo che il nuovo progetto sia nettamente migliore…