Come ottimizzare la presentazione dei Feed RSS sul proprio sito, per dare sempre più scelta ai propri utenti.
Se avete un sito, è buona norma offrire ai propri lettori la possibilità di iscriversi al Feed RSS per seguire tutti gli aggiornamenti senza difficoltà. In molti casi è sufficiente fornire un unico feed, ma anche con un semplice blog potrebbe essere interessante dare più libertà di scelta.
E’ sicuramente un caso limite, ma niente vieta di applicare questa pratica al proprio sito, ricordando che più possibilità si offrono ai lettori, più facilmente si riuscirà ad attirare la loro attenzione.
WordPress ad esempio offre diverse opzioni a riguardo:
il feed generale, utilizzando il template tag bloginfo con l’opzione rss2_url
il feed dei commenti, con il template tag bloginfo e l’opzione comments_rss2_url
Se volete offrire ai vostri lettori più modi per farvi seguire, dopo aver messo in evidenza il feed principale sulla home, considerate l’ipotesi di creare una pagina apposita in cui presentare ben organizzati tutti i feed RSS secondari. Potrete inserire anche altre fonti come Flickr o Delicious.
In conclusione, ricordate che tutti i browser più recenti sono in grado di riconoscere se un sito offre dei Feed RSS. L’importante è dichiararne la presenza nel codice delle pagine, come ho spiegato in un mio articolo di qualche tempo fa.
Tutte le informazioni sul nuovo sito per il download di temi Wordpress, e le istruzioni destinate agli sviluppatori per l’upload dei propri lavori.
Da tempo mancava un sito ufficiale a cui fare riferimento per la ricerca di temi WordPress. Fortunatamente è stato aperto da poco un canale dedicato proprio al download gratuito di temi: WordPress Themes.
La nuova directory segue il successo ottenuto con i plugin, ispirata dallo stesso meccanismo. I temi sono organizzati per tag (che vengono assegnati dagli autori degli stessi), e sono suddivisi anche per popolarità ed ultima data di inserimento.
Per gli sviluppatori
I temi prima di venire inseriti nell’archivio devono superare una serie di controlli automatici ed una revisione manuale. Dopo avere provato personalmente il sistema, posso dire che quello della revisione è l’unico rallentamento in una procedura comunque semplice da seguire.
Se realizzate un tema per WordPress e volete vederlo inserito nella directory, questi sono i requisiti di base:
i file del tema devono essere uploadati in un unico file .zip
deve essere presente un file style.css con titolo, tags, versione e classi per l’allineamento delle immagini
l’immagine di anteprima del tema deve chiamarsi screenshot.png ed essere uno screen a tutti gli effetti
la licenza deve essere GPL compatibile
non devono esserci link sponsorizzati (il link all’autore può esserci)
titolo e sottotitolo del blog non devono essere nascosti
il tema deve essere un lavoro completamente originale
temi con contenuti per adulti non sono permessi
Tra tutte le caratteristiche, quella che segna una netta differenza con il passato è il divieto di inserimento di link a pagamento. In molti hanno fatto la loro fortuna sponsorizzando temi WordPress, che consentono di avere centinaia di backlinks con (relativamente) poco sforzo. Mi fa piacere che per la directory ufficiale sia stata presa una decisione del genere.
Per quanto riguarda la mia esperienza, posso dire che dopo aver caricato l’ultima versione del mio tema Stardust ho aspettato 8 giorni per vederlo inserito sul sito ufficiale. Inoltre se vi capita di avere problemi nell’upload del pacchetto .zip, provate a cambiare browser: io ho avuto qualche difficoltà con Firefox.
Una volta approvato, il vostro tema avrà una visibilità non indifferente, oltre alla possibilità di monitorare statistiche di download e voti della community. Tra l’altro il sistema utilizzato per l’upload e l’aggiornamento dei temi ricalca in pieno quello dei plugin. Questa è una novità non da poco, se si pensa alle implicazioni future. Sarà infatti possibile aggiornare la versione di un tema con un click direttamente dal pannello di amministrazione, così come accade già ora per i plugin.
Per il web italiano sarà ancora più interessante se i repository di temi e plugin sul sito ufficiale saranno localizzati. Matt Mullenweg ne aveva già parlato all’iWordCamp, non ci resta quindi che attendere anche queste novità.
La creazione e lo sviluppo del mio nuovo blog personale, ancora in costruzione, che vedrà la luce nei prossimi mesi dopo una fase di beta privata.
Come anticipato qualche giorno fa, è arrivato il momento di annunciare il mio nuovo progetto, che riguarderà da vicino anche i lettori più fedeli di questo sito.
Cos’è TomStardust Diary?
Come è facilmente intuibile dal titolo, si tratta di un nuovo blog su piattaforma WordPress, che ho intenzione di aprire prima possibile, molto probabilmente a Settembre. TomStardust.com è destinato esclusivamente ad argomenti tecnici, e sto sentendo la necessità di crearmi un nuovo spazio dove poter parlare delle altre mie passioni, in quello che sarà molto semplicemente un blog personale.
Ovviamente non tratterò gli stessi argomenti, ma parlerò soprattutto di cinema, libri, musica, e qualsiasi altra cosa sarebbe stata off topic da queste parti.
E’ possibile vedere già qualcosa?
Assolutamente sì. Ho caricato su Flickr la prima bozza della homepage: non è detto che sia definitiva in tutti i suoi particolari, ma può servire a dare un’idea di come sarà TomStardust Diary.
Ho in programma di realizzare almeno un nuova bozza per le pagine interne, che troverete sempre sulla mia pagina di Flickr appena sarà pronta.
Come funziona il progetto?
Fino all’apertura ufficiale il sito TomStardust Diary sarà chiuso al pubblico. Ci sarà però un’eccezione: fornirò infatti l’accesso agli iscritti alla newsletter di TomStardust.com, che potranno seguire la realizzazione del tema e gli sviluppi della sua messa online. In questo momento le prime mail dovrebbero già essere arrivate a destinazione.
Ogni volta che ci saranno degli aggiornamenti sul tema WordPress a cui sto lavorando, provvederò a mettere immediatamente online la nuova versione, anche se avrà parti mancanti ed ovviamente non sarà perfetta. Attualmente ho dato forma all’header, il codice php è da sistemare, e c’è solo la base del CSS: è un primo punto di partenza.
Voglio permettere di seguire il mio lavoro in tutte le sue fasi a chi è interessato: dalla creazione dell’HTML alla scrittura del CSS, seguendo la bozza grafica caricata su Flickr. Basterà collegarsi al nuovo indirizzo e vedere i progressi fatti giorno dopo giorno.
Se volete partecipare al progetto, iscrivetevi alla Newsletter e riceverete immediatamente i dati per accedere.
Se avete ricevuto username e password, potete utilizzarli subito per entrare su TomStardust Diary.
Feedback e commenti
Una delle cose che mi interessa di più è poter avere un giudizio sul lavoro che sto svolgendo, ancora prima di pubblicare il sito completo.
Se volete raccontarmi le vostre impressioni o farmi sapere cosa pensate del mio modo di lavorare, potete farlo quando volete tramite i commenti di questo post, che resterà il punto di riferimento per il progetto TomStardust Diary. Potete anche scrivermi in privato, utilizzando il modulo contatti.
E’ stata appena rilasciata la versione 2.6 della piattaforma di blogging più famosa. Tutte le novità provate per voi.
I progressi fatti da WordPress negli ultimi mesi hanno qualcosa di incredibile. Dopo il salto in avanti fatto dalla versione 2.5, a pochi mesi di distanza è stata rilasciata al pubblico la release 2.6 che offre numerosi miglioramenti.
Dopo aver provato personalmente tutte le nuove feature, ecco le più importanti nel dettaglio.
Archivio delle versioni di un post
In inglese più semplicemente “Post revisions”, è una funzione tanto semplice quanto essenziale, che permette di avere a disposizione tutte le versioni dello stesso post. E’ possibile confrontarle, vedere le differenze e scegliere su quale lavorare.
Bookmarklet Press this!
Per facilitare ulteriormente la vita dei blogger, è stata creata una bookmarklet da aggiungere al proprio browser che permette di postare qualsiasi pagina in cui ci si trovi. La cosa fantastica è che si adatta al sito in cui ci si trova: usandola su YouTube vi troverete il codice del video già pronto, su Flickr avrete le immagini pronte per essere pubblicate, e così via.
Google Gears
Come annunciato già in precedenza da Matt Mullenweg, il supporto di WordPress a Google Gears era in programma da tempo. Non è ancora possibile lavorare completamente offline, ma questa novità consente di velocizzare la consultazione e la gestione del proprio blog, scaricando in locale file javascript e CSS.
Una volta attivata la funzione troverete sul pannello di amministrazione un pulsante “Turbo” che non ha bisogno di ulteriori spiegazioni. Il supporto al momento è solo per Firefox ed Internet Explorer.
Anteprima dei temi
Finalmente è possibile vedere l’anteprima di un tema WordPress prima di attivarlo. Da ora in avanti, cliccando su uno dei template installati vedrete apparire una finestra con il vostro blog nella sua nuova veste. Potrete così controllare che tema venga visualizzato correttamente ancora prima di renderlo pubblico.
Le altre novità di WordPress 2.6
Avatar (gravatar) di default personalizzabili
Possibilità di aggiungere dei sottotitoli alle immagini
Conteggio delle parole del post che si sta scrivendo
Possibilità di passare dall’uploader flash alla versione html in caso di problemi
Ordinamento drag & drop delle gallerie
Conclusioni
La nuova versione non sarà esente da difetti e molti dettagli possono essere migliorati, ma WordPress sta diventando sempre più la piattaforma di blogging per eccellenza. E’ in fasi come queste che ci si rende conto della potenza dello strumento che si sta utilizzando, dove le feature principali sono ben consolidate e molti aggiornamenti riguardano dettagli che migliorano l’esperienza dell’utente, ma non sono fondamentali.
In questi giorni tra l’altro è da registrare il passaggio a WordPress di una testata come il blog di HTML.it: Edit.
Se avete altre curiosità e volete conoscere l’elenco completo delle novità di WordPress 2.6 vi consiglio di leggere anche il post ufficiale di presentazione. Troverete anche un video, chiaro e ben realizzato.
Alcuni consigli utili per la modifica di massa e l’ordinamento delle categorie, sfruttando le potenzialità di Wordpress.
WordPress presenta alcuni limiti nell’amministrazione delle categorie, anche nella versione 2.5 da poco rilasciata.
Sono mancanze che molti utenti non avranno notato, perchè riguardano funzioni utilizzate meno spesso e solo in fase di configurazione e manutenzione del proprio blog, ma non per questo meno importanti.
Gestione di massa delle categorie
Se per caso vi trovate un database ricco di post già scritti, e decidete di riorganizzare le categorie, troverete non poche difficoltà nel farlo.
Questo perchè le categorie possono essere assegnate solo nella pagina di modifica di un post: non esattamente l’ideale se avete centinaia di articoli, impensabile editarli uno ad uno.
Fortunatamente esiste un plugin chiamato Batch Categories: una volta installato ed attivato sarete in grado di assegnare o rimuovere una categoria a più post contemporaneamente.
Importante: se utilizzate WordPress dalla versione 2.5 in poi, non visualizzerete correttamente la pagina del plugin. Per risolvere il problema, che è solo di layout, vi basta installare un altro plugin: Remove Max Width. In questo modo il pannello di amministrazione di WordPress occuperà tutta la larghezza della finestra ed alcuni elementi dell’interfaccia, prima nascosti, appariranno.
C’è un altra mancanza importante su WordPress: non è possibile decidere in quale ordine debbano apparire le categorie. Ci sono diversi plugin che risolvono il problema, ma io vi consiglio Category Order, che fa il suo dovere con una semplice interfaccia drag & drop.
In realtà con pochi accorgimenti è possibile effettuare diverse operazioni sulle categorie anche dal template, grazie agli ID ed ai parametri di alcune funzioni, ma in questo modo è molto più immediato ed alla portata di tutti.
Con questi consigli dovreste essere in grado di gestire le vostre categorie al meglio. Se avete suggerimenti da aggiungere o domande a riguardo, dite la vostra nei commenti.
Suggerimenti per la personalizzazione del template tag di Wordpress, con alcuni plugin.
Se avete a che fare con la realizzazione di temi WordPress, vi sarete imbattuti nel template tag the_excerpt. E’ una funzione che richiama le prime 55 parole dei post pubblicati, a meno che non sia stato inserito il riassunto opzionale: in tal caso sarà quest’ultimo a venire recuperato.
Ho utilizzato questo tag soprattutto nell’ultima modifica del mio tema, e mi sono trovato ad affrontare un problema su tutti: l’inserimento automatico del testo estratto all’interno di un paragrafo.
Per evitarlo, la soluzione è incredibilmente semplice, infatti esiste un plugin che consente di eliminare i tag html <p></p> intorno a the_excerpt per poter gestire tutto dal template. Il plugin si chiama No Excerpt P, e non fa altro che eliminare la funzione wpautop. In questo modo è possibile inserire il testo dentro dei tag di tipo <h3></h3> o simili, oppure usarlo nel meta tag description.
Se invece volete modificare la lunghezza, esiste un plugin chiamato the_excerpt Reloaded che permette di personalizzare la funzione con diversi parametri. Oltre al numero di parole visualizzate è possibile ad esempio includere elementi html che normalmente sarebbero eliminati, come immagini e link.
Infine se queste modifiche vi servono, ma non volete aggiungere altri plugin alla vostra installazione di WordPress, ricordate che potete sempre includere nel file functions.php del vostro tema gli script che desiderate.
E’ nato un nuovo blog di approfondimento su Google Analytics.
Con grande piacere vi annuncio la nascita di un progetto a cui ho collaborato, ideato dalla mente di Tambu: Google Analytics in 30 secondi. Come potrete intuire dal titolo, si tratta di un blog monotematico che mira a fare luce sul mondo di Google Analytics.
La piattaforma utilizzata è WordPress, e sono stato coinvolto nel progetto per la realizzazione della grafica e del tema. Il risultato è un blog con layout fluido, con grande spazio riservato ai contenuti ed una doppia sidebar per le informazioni accessorie.
Se l’argomento vi interessa e non volete perdervi consigli e suggerimenti utili, il mio consiglio è di iscrivervi al feed RSS: sono sicuro che questo progetto diventerà un punto di riferimento su Google Analytics in Italia.
Seconda ed ultima parte dell’intervista collettiva al cofondatore di Wordpress, con nuove anticipazioni sul futuro della piattaforma di blogging.
Come promesso, ecco la seconda parte dell’intervista a Matt Mullenweg, a solo un giorno di distanza dalla prima. Se non avete letto il post precedente vi consiglio di farlo, per non perdere tutte le anticipazioni su WordPress svelate dal suo creatore.
Ricordo che l’intervista è il resoconto di una serie di domande e risposte collettive, fatte a Matt durante l’ultimo WordCamp italiano.
Domanda: I social network, stanno progressivamente introducendo funzionalità di blogging. In futuro WordPress potrebbe seguire la strada opposta, partendo dal blog per creare un network di utenti?
Risposta: Non credo, forse sarà possibile con dei plugin, ma WordPress parte da un’idea diversa. L’oggetto principale sono i contenuti che vengono pubblicati, e gli utenti sono interessati a questi, non ad altro. Nei social network è diverso, perchè l’attenzione è posta sulle relazioni tra gli utenti ed i contenuti sono secondari.
D: E’ prevista l’introduzione di un template system per il quale non sia necessario conoscere php?
R: Su WordPress esiste già qualcosa per chi non è un tecnico e vuole personalizzare il proprio template. Ad esempio è possibile cambiare l’header, perchè ci siamo resi conto che molti utenti prendevano il tema standard e l’unica cosa che modificavano era l’immagine di testa. Permetteremo anche di modificare i font. Per il futuro sarà anche introdotto un sistemaper evidenziare la sintassi del codice.
D: C’è qualcosa in programma per la localizzazione dei plugin, che spesso sono solo in inglese?
R: Il repository per i plugin di WordPress sarà differenziato per lingua, e saranno aumentate le statistiche disponibili.
D: Cosa dobbiamo aspettarci nelle nuove versioni di WordPress? Ci saranno delle nuove funzionalità?
R: Aggiungere delle novità su WordPress comporta sempre molta attenzione, perchè gli utenti si abituano a determinate funzioni ed è difficile modificarle tutte insieme. Proprio per questo motivo è praticamente impossibile eliminare cose esistenti, per il gran numero di persone abituate ad usarle. In genere preferiamo introdurre cambiamenti in maniera graduale, ed i tag sono un esempio: su WordPress 2.3 potevano essere solo inseriti, con la 2.5 è stata introdotta la sezione gestionale. Per il futuro è previsto un sistema per il suggerimento dei tag (community tagging, che è possibile vedere sul blog di MattndTom) e per conoscere quelli più usati quando si scrive un post.
D: WordPress pone la sua attenzione più sugli utenti o sugli sviluppatori?
R: In generale sugli utenti, che sono la maggioranza. La fortuna di WordPress comunque è sicuramente dovuta agli sviluppatori e alla community che si è creata.
D: Per gli sviluppatori a volte è complicato trovare delle indicazioni chiare sulla documentazione di WordPress, in certi casi è più facile leggere direttamente il codice. Cambierà qualcosa?
R: Cercheremo di migliorare la documentazione esistente, creando una guida pratica per gli sviluppatori facile da consultare. Aggiungeremo anche più tutorial.
D: Cosa farai con i finanziamenti ricevuti da alcuni investitori come il NY Times?
R: In America in questo momento stiamo attraversando un periodo di recessione, quel denaro farà comodo in futuro. Al momento ci garantisce la sicurezza di poter andare avanti senza problemi, quando sarà il momento lo sfrutteremo.
Questa è la fine dell’intervista, spero che il resoconto sia stato apprezzato soprattutto da tutti coloro che non erano presenti al WordCamp milanese. Vi segnalo inoltre che Wollyha appena pubblicato sta pubblicando tutti i video.
Dalle risposte di Matt Mullenweg, è emerso quindi che una delle prime cose che saranno migliorate nelle prossime versioni di WordPress è il sistema di tagging. Io sono in attesa di novità anche per quanto riguarda l’integrazione con Google Gears, e spero che finalmente torni a esistere un repository ufficiale per i temi, magari localizzati.
Se avete delle domande usate i commenti, risponderò per chiarire eventuali dubbi sugli argomenti trattati.
Intervista collettiva al creatore di Wordpress, con interessanti anticipazioni sul futuro della piattaforma di blogging.
Senza dubbio una delle parti più interessanti del WordCamp italiano è stata la chiacchierata con Matt Mullenweg, disponibile a rispondere a tutte le domande che gli venivano fatte dai presenti.
Questo post vuole essere la prima parte di una sintesi non ufficiale: non ho trascritto l’intervista collettiva parola per parola, ma ho ricostruito i discorsi fatti, mantenendo la suddivisione domande/risposte. Spero che la cosa possa essere utile per chi non era presente, anche se i discorsi riportati sono fedeli all’originale solo nella sostanza e non nella forma. Le domande sono di persone differenti, le risposte ovviamente sono di Matt. Buona lettura!
Domanda: Come mai la nuova interfaccia di WordPress 2.5 è cambiata, con alcuni link sulla sinistra ed altri sulla destra della dashboard?
Risposta: L’interfaccia è stata studiata per migliorare l’usabilità di WordPress e facilitarne l’uso. Sulla sinistra ci sono le azioni più comuni (write, manage, design, comments), mentre sul lato opposto sono state posizionate le funzioni usate meno spesso, quelle amministrative. La cosa è utile anche per gli editori che si preoccupano solo di scrivere senza gestire le parti amministrative di WordPress: questa distinzione sicuramente aiuta.
D: Che consigli daresti a chi vuole un blog WordPress, ma non è capace di gestire le questioni più tecniche come installazione e configurazione?
R: Senza dubbio la soluzione migliore è WordPress.com, per tutti gli utenti che vogliono semplicemente scrivere e non hanno bisogno di personalizzazioni elevate. In pratica ci sono tre tipologie:
gli utenti base, che si registrano su WordPress.com e iniziano subito a scrivere sul loro blog
gli utenti avanzati, che vogliono personalizzare aspetto e plugin, scaricano il pacchetto da WordPress.org e lo installano su un loro server
i proprietari di blog con decine di migliaia di visite, che per evitare problemi di consumo di banda e grandi spese usano WordPress.com. (basti pensare a esempi come quello di Scandalo Italiano, per il caso Italia.itndTom)
Vogliamo anche creare uno spazio apposito gestito da volontari esperti di WordPress, che possano aiutare la community e rispondere alle domande più frequenti.
D: Sarà implementato su WordPress un sistema per il caching dei post, come il plugin WP Super Cache?
R: Sì. Nel prossimo Google Summer of Code, sono in programma due progetti per la realizzazione di qualcosa di simile, sarà una delle nuove funzionalità native di WordPress.
D: WordPress è gratuito, ma i guadagni da dove vengono?
R: WordPress.org è un’associazione non-profit, ma bisogna tenere presente che esiste anche WordPress.com, che ha dei servizi premium a pagamento. Inoltre sui blog di WordPress.com c’è una piccola percentuale (5-8%) di pubblicità che vengono inserite sulle varie pagine. Un’altra fonte di guadagno è Akismet, il plugin antispam, che è gratuito su Worpdress ma è a pagamento per siti esterni, anche Yahoo lo usa. Per finire ci sono le sponsorizzazioni e gli investimenti.
D: E’ in programma qualche soluzione per utilizzare SQL Lite e poter evitare l’uso di un database MySQL? E per i backup?
R: C’è una tecnologia molto interessante, che sarà sfruttata anche da WordPress: Google Gears. Permetterà di salvare in locale sul proprio computer l’intero blog, per consultarlo offline senza alcun problema. In questo modo saranno risolti anche i problemi di backup, senza bisogno di integrare altre funzionalità in WordPress. Quando? Presto.
D: Quando WordPress passerà a PHP 5?
R: Al momento le statistiche degli utenti dicono che ancora l’80-90% utilizza PHP 4. Passare al 5 adesso non è possibile, succederà quando gli utenti di PHP 4 saranno una quota inferiore al 10%.
Questa è la fine della prima parte: a mio parere le rivelazioni più importanti riguardano il supporto a Google Gears e al caching per le future versioni di WordPress. Nei prossimi giorni pubblicherò la seconda parte dell’intervista.
Cronaca del primo barcamp italiano dedicato a Wordpress, con Matt Mullenweg.
Scrivere il resoconto di un barcamp sul treno del ritorno è inevitabile, difficile fare diversamente se non si vogliono perdere ricordi e sensazioni che restano bene impressi solo per poco.
Il WordCamp di Milano è stato senza dubbio un evento perchè era il primo barcamp dedicato a WordPress in Italia, ma soprattutto per la presenza di Matt Mullenweg. Inutile negarlo, molti dei presenti erano lì perchè ci sarebbe stato questo ragazzo, che nonostante i suoi 24 anni è stato capace di dare vita ad una piattaforma come WordPress.
La cosa che colpisce di più è proprio la sua età. Quando è arrivato all’Old Fashion Cafè alle 11.30 è sembrato incredibile che potesse esserci veramente lui dietro a tutto questo. Poi inizi ad ascoltarlo, ed i dubbi svaniscono.
In una lunga intervista collettiva durata fino alle 13 non sono mancati gli spunti interessanti sul futuro di WordPress: autoupdate e caching senza plugin aggiuntivi, miglioramenti nella gestione dei tag e supporto a Google Gears sono le novità più eclatanti. Aspettatevi un post dedicato dove approfondirò tutti questi argomenti.
Parlando dei presenti, mi ha fatto veramente piacere conoscere Tambu, che è stato più che disponibile nell’arco di tutto l’evento a scambiare due chiacchiere. E’ stata poi una sorpresa scoprire la presenza di Marco Colarossi, con cui ero entrato in contatto per il Progetto Kublai. I nomi erano tanti, da Andrea Beggi a Wolly, passando per tutti quelli con cui non ho parlato come Napolux o Luca Conti. Il lato migliore di un barcamp è proprio questo, superare la freddezza dello schermo e le distanze, per sentirsi parte di un gruppo con cui condividere interessi e passioni.
E’ una sensazione simile a quella provata durante i meeting IRC a cui partecipavo diversi anni fa: se si vuole vivere a pieno una realtà come questa, è impossibile rinunciare a degli eventi simili.
Tra i talk pomeridiani ce ne sono stati diversi interessanti. Mi è piaciuto l’intervento di Fullo sul caching di WordPress e sulle soluzioni a disposizione per migliorare le prestazioni di siti con molte visite; ben fatta anche la presentazione di Davide Salerno sul supporto alle gallerie di immagini di WP 2.5, ma ammetto che difficilmente abbandonerò il mio Flickr!
Proprio a proposito di Flickr, ho appena caricato le foto scattate. Vi segnalo anche il gruppo dell’evento, dove trovate gli altri contributi.
E’ stata veramente una bella giornata. Tasso geek decisamente alto, considerando la presenza di Mac, iPhone e macchine fotografiche come la Nikon D3 di Matt, davanti alla quale la mia povera D40 impallidiva. Una citazione anche per l’Asus Eee Pc, più che portatile!
Per concludere, una frase pronunciata da Matt, riferendosi ad IE6: “How bad is it?”. Impossibile pensarla diversamente.