Risoluzione minima: addio 800×600?

In fase di realizzazione di un sito web, uno dei primi aspetti da considerare per quanto riguarda l’interfaccia è la risoluzione minima da supportare.

E’ ovviamente possibile creare un sito a larghezza fluida come TomStardust.com, ma si dovrà comunque decidere fino a che punto poter ridimensionare il layout. Se fino a qualche tempo fa era ancora logico supportare la risoluzione 800×600, dopo una valutazione del panorama italiano ed internazionale sento di poter dire che ormai il limite è stato superato. Le percentuali di visitatori con una tale risoluzione sono sempre meno, mentre aumentano gli schermi widescreen.

Se poi consideriamo alcuni tra i siti più popolari vediamo come il recente redesign di Punto Informatico sia per una larghezza minima di 1024 pixel, e anche in ambito non tecnologico ci si sia spinti su standard analoghi: il sito di Repubblica è da tempo creato su misura per i monitor a 1024×768, e anche una piattaforma di blogging come Splinder ha ridisegnato la propria homepage per la stessa risoluzione.

Il mio consiglio resta quello di realizzare layout fluidi che possano adattarsi allo schermo del visitatore, ma non sentitevi troppo in colpa se il vostro sito mostra delle barre di scorrimento ad 800×600. Certo, ci saranno ancora utenti con vecchi pc (su questo sito sono circa il 2% dei visitatori totali), ma a mio parere è ormai sufficiente garantire la leggibilità dei contenuti e la possibilità di navigare tra le pagine. Cosa ne pensate? Se conoscete siti che vanno contro questa tendenza citateli senza problemi.

Hai un blog? Mostrami chi sei

Lo ammetto, è stata una grave mancanza di questo sito fino ad ora, ma finalmente ho rimediato. Sto parlando della pagina che descrive l’autore di un blog, quella che gli anglofoni chiamano about me o per noi più semplicemente chi sono.

Finalmente anche TomStardust.com ha una sezione dedicata a descrivere meglio chi sono, come è giusto che sia.

Non pensate che sia una cosa da sottovalutare, o un elemento poco importante: una sezione che descrive l’autore di un blog è essenziale. Sono molte le persone che dopo aver letto un articolo, o ancora prima di farlo, vogliono sapere qualcosa di più sull’autore. E’ una questione di fiducia.

Lo sostiene anche l’amato/odiato Jakob Nielsen, che nonostante le sue frequenti esagerazioni, spesso dà indicazioni essenziali. Nel suo articolo Top ten design mistakes in weblogs pone l’accento proprio sulla questione, ricordando quanto gli utenti vogliano sapere sempre di più su chi stanno leggendo.

Significativa anche l’importanza che lo stesso Nielsen dà alla presenza di una fotografia dell’autore, spiegando come spesso sia molto più facile ricordare un viso piuttosto che un nome. Ovviamente è anche un modo per collegare il mondo virtuale con quello reale, dando ai visitatori del sito la possibilità di riconoscerti quando ti incontrano.

E voi? Avete una pagina che vi descrive o pensate sia inutile?

AJAX per un’interfaccia intelligente

Humanized Reader, paginazione e scrolling infinito.

Tra le varie tecnologie che contraddistinguono il web 2.0, AJAX sicuramente ha un ruolo importantissimo. Usato su molti siti ed applicazioni internet, questo linguaggio si è messo in evidenza per la possibilità di caricare contenuti all’interno di una pagina senza uscire dalla stessa. Se volete approfondire, vi rimando a wikipedia.

Perchè parlo di questa tecnologia? Perchè l’azienda americana Humanized ha realizzato un lettore di feed molto interessante proprio con AJAX: l’Humanized Reader.

La novità si può notare facilmente scorrendo alla fine della pagina e guardando cosa succede: vengono caricati nuovi articoli in coda, in modo da non interrompere l’utente e fargli continuare la lettura.

Appena visto questo esperimento, mi è venuto qualche dubbio sullo strumento: è comodo, ma non consente di avere dei feed organizzati in categorie, e mostra tutti gli articoli in sequenza. Avrei qualche problema a seguire i miei 47 feed con un lettore del genere!

L’idea però non è da sottovalutare se applicata in altri ambiti, ed ecco che Google l’ha colta al volo nel suo strumento sperimentale SearchMash. Si parla di motori di ricerca, il vero ambito dove una soluzione simile può fare la differenza in termini di usabilità. Provate a fare una ricerca ed osservate i risultati: cliccando su “more web pages” ecco lo stesso script all’opera!

Questo è un chiaro esempio di come si dovrebbe utilizzare AJAX, ricordando che è sì comodo, ma abusarne può portare numerosi svantaggi: prima di tutto l’impossibilità di tornare indietro con il tasto “back” del browser!

Nuovo form con Wufoo

WufooHo appena aggiornato il modulo presente nella pagina contatti, grazie ad un generatore di form online che avevo visto da tempo, ma mai sperimentato a fondo: Wufoo. Dopo aver letto l’articolo odierno sul blog di html.it mi sono convinto.

Il servizio è uno splendido esempio di usabilità ad ottimi livelli, con un sistema per la creazione del proprio form che si avvicina alla perfezione. Vengono utilizzati al meglio alcuni dei migliori javascript presenti su internet oltre ad abbondanti dosi di ajax: provate la demo per rendervi conto delle potenzialità di questo strumento!

E’ possibile personalizzare praticamente tutto: i campi presenti, le etichette, inserire suggerimenti per la compilazione ed ovviamente cambiare l’aspetto grafico.

Con l’account gratuito si possono creare fino a 3 moduli ed integrarli nei propri siti nella maniera preferita. L’unico svantaggio rilevante è che se non si desidera scriversi da soli la parte lato server per l’invio, bisogna integrarli tramite un iframe, il che vuol dire evitare la doctype xhtml 1.0 strict. Se infatti controllate la mia pagina contatti, il codice è valido, ma sono dovuto passare temporaneamente alla doctype di tipo transitional.

Geolocalizzazione su Flickr

Geotagging su FlickrCome molti utenti di Flickr avranno già notato, in questi giorni è stata introdotta la nuova funzionalità per far corrispondere ad ogni foto un luogo.

L’interfaccia è intuitiva, utilizzare il servizio di geolocalizzazione è estremamente semplice e questo va sicuramente a vantaggio degli utenti. Non ci sono problemi particolari di usabilità, anche se per il momento le mappe di Yahoo sono poco dettagliate soprattutto rispetto a Google Maps.

Leggendo però un articolo in inglese su Mezzoblue di Dave Shea, ho trovato degli spunti critici interessanti che mi sembra giusto riproporre.

I dubbi riguardano il criterio di suddivisione in pagine delle foto sulla mappa, vista l’enorme quantità di immagini che vengono inserite ogni giorno e che aumenteranno esponenzialmente. Sarebbe impensabile visualizzarle tutte insieme, e per questo è giusto dividerle come succede nel photostream principale, ma si potrebbe fare di meglio proprio per quanto riguarda il metodo di paginazione.

Attualmente le foto vengono separate per data, vedrete nella prima pagina solo quelle più recenti. Sarebbe però utile poter avere un’idea dei luoghi più visitati e fotografati, suddividendole per popolarità, magari con la possibilità di regolare questo filtro a piacere.

Pensate ad una possibilità non troppo remota: un utente di un paese sperduto decide di pubblicare centinaia di foto della sua zona, che magari è vicino ad una città importante come Firenze. Al momento della pubblicazione delle sue foto, la prima pagina sulla mappa non conterrà quasi nessuna foto di Firenze: assurdo, non trovate?

L’ideale dal mio punto di vista sarebbe avere entrambi i filtri a disposizione, sia per data che per popolarità del luogo, chissà se verrà fatto qualche aggiornamento in questo senso.

Per il momento.. buon geotagging!

La nuova versione di Technorati

TechnoratiCos’è Technorati? E’ il principale motore di ricerca per blog: ad oggi ne ha indicizzati 49.6 milioni, una discreta somma per indicarne l’importanza.

Fatto importante è che abbia deciso di cambiare la propria veste grafica, rivelando un’interfaccia che presenta notevoli miglioramenti.

Orientata verso il look dei siti più famosi, in vero e proprio stile web 2.0, consente facilmente dalla homepage di navigare in 5 categorie principali: entertainment, life, sports, business e tech. A queste categorie si aggiunge l’immancabile ricerca per tag, mentre al centro della pagina sono presenti gli ultimi post più importanti.

Notevole l’uso di ajax in alcuni elementi dell’interfaccia, come il pannello di login posizionato in alto: davvero comodo.

I passi avanti sono molti anche a livello di architettura delle informazioni. E’ importante infatti notare come i contenuti presentati siano diversi se si è utenti registrati o no, ma anche se ad esempio si hanno dei blog preferiti che saranno messi in evidenza, consentendo di essere letti facilmente.

Grande adattabilità alle esigenze degli utenti quindi, per un ottimo lavoro di redesign non solamente dal punto di vista estetico.

Windows Live Messenger

Windows Live MessengerE’ appena uscita la versione finale di Windows Live Messenger, che va a sostituire MSN Messenger, il sistema di messaggistica istantanea più diffuso.

Le modifiche sono diverse ed importanti, a partire dalla possibilità di chiamare numeri di telefonia fissa come accade su Skype, di condividere cartelle con i contatti, o di mandare messaggi anche agli utenti offline. Anche l’aspetto grafico è cambiato, ed introduce quello che sarà il look delle nuove applicazioni Microsoft, così come di Windows Vista.

Ma non appena l’ho installato, ho avuto subito qualche dubbio. La prima cosa che ho notato è la scarsa differenza di colore tra i contatti connessi e non. Sul monitor del mio portatile si fa davvero fatica, mentre le cose migliorano con un monitor LCD o con un contrasto maggiore. Certo, i colori usati sono per un aspetto più sobrio, ma non dovrebbero ostacolare l’usabilità del programma!

Un altro particolare che mi ha fatto subito storcere il naso è stato al momento di collegarmi. Quando si posiziona il mouse sopra il tasto accedi, il cursore non cambia forma e resta la solita freccia. Manca quel feedback che siamo soliti avere con qualsiasi applicazione, spostando il mouse sopra dei link o degli oggetti con cui possiamo interagire, ed accade lo stesso con diversi altri elementi del programma.

Sono difetti che potrebbero risultare poco evidenti e meno importanti rispetto al resto, ma saranno diversi gli utenti che troveranno qualche problema con l’interfaccia grafica di questo Live Messenger.. quali sono le vostre impressioni a riguardo?

Yahoo! e la nuova grafica

Yahoo!Yahoo! si prepara a cambiare veste grafica, e dalla homepage è già possibile vedere la nuova versione all’opera tramite un collegamento in alto a destra.

Il cambiamento è notevole, spicca il menu verticale a sinistra ed i vari menu a tab interni, che consentono una navigazione nel dettaglio senza dover caricare nuove pagine.

Tutto questo però passa in secondo piano davanti ad una scelta che è decisamente azzardata: la risoluzione minima per questa nuova grafica è 1024×768. Considerando che Yahoo! è un portale assolutamente popolare, non un sito tecnico, e che vi accedono utenti di tutti i tipi, mi pare assurdo non considerare chi naviga ad 800×600.

O meglio, tale risoluzione viene ricordata, ma tramite una funzionalità marginale e seminascosta. Infatti c’è un link sulla destra dell’header che consente di vedere la pagina in versione narrow, oltre a dare la possibilità di cambiare il colore di sfondo.

Come testimonianza basta dare un’occhiata alle statistiche disponibili su w3schools aggiornate a Gennaio 2006. Alla voce Display Resolution c’è ancora un buon 20% corrispondente agli utilizzatori di una risoluzione 800×600.

La nuova veste di Flickr

Gli assidui frequentatori di Flickr, il famosissimo sito dove conservare i propri album fotografici, avranno notato in questi giorni alcuni cambiamenti che riguardano soprattutto l’architettura delle informazioni e di conseguenza l’interfaccia.

Le novità sono diverse, a cominciare dal menu a tendina che consente un’esplorazione più dettagliata, per arrivare a diverse funzioni di ricerca aggiuntive. Adesso il menu è stato modificato in maniera più intelligente, e sono immediatamente visibili le sezioni principali chiamate You, Organize, Contacts, Groups ed Explore. E’ subito intuibile la loro funzione, come è giusto che sia.

Ma una delle rivoluzioni più interessanti riguarda l’Organizer, la pagina con cui era possibile modificare titoli e tag delle foto, set di appartenenza e quant’altro. Adesso tutto funziona tramite un comodo drag&drop, non c’è alcun caricamento di altre pagine ed il processo è di una semplicità estrema.

Tutto questo lavoro merita un applauso, soprattutto perchè Flickr aveva già ottenuto un premio per la migliore interfaccia web, e nonostante i riconoscimenti ottenuti hanno avuto il coraggio di modificarla ulteriormente.

C’è sicuramente del materiale su cui riflettere sull’abilità del team di sviluppo: è riuscito a rendere divertente l’interazione in un sito dove in sostanza non si fa altro che uploadare foto, metterci dei titoli ed organizzarle. Sicuramente attività non così interessanti, ma con la giusta formula il risultato è fenomenale!

Una nota: con le ultime modifiche il servizio non è più in beta, bensì in fase gamma.