Seconda ed ultima parte dell’intervista collettiva al cofondatore di Wordpress, con nuove anticipazioni sul futuro della piattaforma di blogging.
Come promesso, ecco la seconda parte dell’intervista a Matt Mullenweg, a solo un giorno di distanza dalla prima. Se non avete letto il post precedente vi consiglio di farlo, per non perdere tutte le anticipazioni su WordPress svelate dal suo creatore.
Ricordo che l’intervista è il resoconto di una serie di domande e risposte collettive, fatte a Matt durante l’ultimo WordCamp italiano.
Domanda: I social network, stanno progressivamente introducendo funzionalità di blogging. In futuro WordPress potrebbe seguire la strada opposta, partendo dal blog per creare un network di utenti?
Risposta: Non credo, forse sarà possibile con dei plugin, ma WordPress parte da un’idea diversa. L’oggetto principale sono i contenuti che vengono pubblicati, e gli utenti sono interessati a questi, non ad altro. Nei social network è diverso, perchè l’attenzione è posta sulle relazioni tra gli utenti ed i contenuti sono secondari.
D: E’ prevista l’introduzione di un template system per il quale non sia necessario conoscere php?
R: Su WordPress esiste già qualcosa per chi non è un tecnico e vuole personalizzare il proprio template. Ad esempio è possibile cambiare l’header, perchè ci siamo resi conto che molti utenti prendevano il tema standard e l’unica cosa che modificavano era l’immagine di testa. Permetteremo anche di modificare i font. Per il futuro sarà anche introdotto un sistema per evidenziare la sintassi del codice.
D: C’è qualcosa in programma per la localizzazione dei plugin, che spesso sono solo in inglese?
R: Il repository per i plugin di WordPress sarà differenziato per lingua, e saranno aumentate le statistiche disponibili.
D: Cosa dobbiamo aspettarci nelle nuove versioni di WordPress? Ci saranno delle nuove funzionalità?
R: Aggiungere delle novità su WordPress comporta sempre molta attenzione, perchè gli utenti si abituano a determinate funzioni ed è difficile modificarle tutte insieme. Proprio per questo motivo è praticamente impossibile eliminare cose esistenti, per il gran numero di persone abituate ad usarle. In genere preferiamo introdurre cambiamenti in maniera graduale, ed i tag sono un esempio: su WordPress 2.3 potevano essere solo inseriti, con la 2.5 è stata introdotta la sezione gestionale. Per il futuro è previsto un sistema per il suggerimento dei tag (community tagging, che è possibile vedere sul blog di Matt ndTom) e per conoscere quelli più usati quando si scrive un post.
D: WordPress pone la sua attenzione più sugli utenti o sugli sviluppatori?
R: In generale sugli utenti, che sono la maggioranza. La fortuna di WordPress comunque è sicuramente dovuta agli sviluppatori e alla community che si è creata.
D: Per gli sviluppatori a volte è complicato trovare delle indicazioni chiare sulla documentazione di WordPress, in certi casi è più facile leggere direttamente il codice. Cambierà qualcosa?
R: Cercheremo di migliorare la documentazione esistente, creando una guida pratica per gli sviluppatori facile da consultare. Aggiungeremo anche più tutorial.
D: Cosa farai con i finanziamenti ricevuti da alcuni investitori come il NY Times?
R: In America in questo momento stiamo attraversando un periodo di recessione, quel denaro farà comodo in futuro. Al momento ci garantisce la sicurezza di poter andare avanti senza problemi, quando sarà il momento lo sfrutteremo.
Questa è la fine dell’intervista, spero che il resoconto sia stato apprezzato soprattutto da tutti coloro che non erano presenti al WordCamp milanese. Vi segnalo inoltre che Wolly ha appena pubblicato sta pubblicando tutti i video.
Dalle risposte di Matt Mullenweg, è emerso quindi che una delle prime cose che saranno migliorate nelle prossime versioni di WordPress è il sistema di tagging. Io sono in attesa di novità anche per quanto riguarda l’integrazione con Google Gears, e spero che finalmente torni a esistere un repository ufficiale per i temi, magari localizzati.
Se avete delle domande usate i commenti, risponderò per chiarire eventuali dubbi sugli argomenti trattati.