Cosa serve per aprire un e-commerce? Ecco gli aspetti pratici e di business che devi conoscere prima di fare qualsiasi passo.
L’apertura di un e-commerce spesso viene sottovalutata: per questo ho voluto fare un po’ di chiarezza con questo articolo, occupandomi da anni dello sviluppo di siti web destinati alla vendita di prodotti e servizi.
È vero che tutto ruota intorno al sito web destinato alla vendita dei tuoi prodotti, ma prima di crearlo ci sono altre considerazioni fondamentali.
Le prime analisi che ti consiglio di fare riguardano la fattibilità e la sostenibilità del business online: il mondo degli e-commerce non è fatto per chi improvvisa.
Molti aspetti possono essere previsti in anticipo, risparmiandoti brutte sorprese e aiutandoti a definire un budget di investimento.
Indice
E-commerce: normativa e requisiti legali
Il primo aspetto pratico da considerare per aprire un e-commerce riguarda i requisiti legali. Ti consiglio caldamente di rivolgerti ad un avvocato che possa anche scrivere i documenti necessari, ma per iniziare devi sapere che:
- Devi essere maggiorenne
- Ti serve una partita IVA dedicata, a meno che l’attività non sia occasionale e il fatturato non superi i 5000€ annui
- La partita IVA normalmente corrisponde ad una società. Potrebbe essere anche una SRL semplificata con 1€ di capitale sociale
- Devi essere iscritto/a alla Camera di Commercio di riferimento
- Hai bisogno di un indirizzo PEC: posta elettronica certificata
Certo, se vuoi iniziare da zero puoi farlo in piccolo e vedere che fatturato raggiungi il primo anno, ma se consideri anche le spese e gli investimenti che potresti fare, l’apertura della P.IVA potrebbe comunque convenire.
Aprire un e-commerce: le analisi da fare prima
Prima di pensare alla parte tecnica, al logo del tuo e-commerce e a come strutturare le pagine, ci sono una serie di aspetti di business che sono fondamentali.
Tutto parte dall’analisi del tuo prodotto, dal contesto in cui lo metterai in vendita e dai tuoi obiettivi: senza questi elementi lascerai tutto al caso.
Sai che molti professionisti prima ancora di pensare a cosa vendere esaminano i mercati più interessanti, e solo dopo pensano al prodotto adatto per quel target? Dei libri interessanti proprio su questo argomento:
- $100M Offers di Alex Hormozi
- The Minimalist Entrepreneur di Sahil Lavingia
Analisi del tuo prodotto
Se hai già un prodotto o un servizio da vendere online, gli aspetti da valutare riguardano:
- il bisogno che il tuo prodotto risolve
- il target di riferimento
Per entrambi questi punti, ti è utile un’analisi della concorrenza.
Analisi della concorrenza e del mercato
Non serve basare il tuo e-commerce su quello che fanno gli altri, anzi molto spesso è più utile ritagliarti la tua nicchia per emergere e differenziarti.
Però è utilissimo capire in che mercato ti inserirai, valutando l’offerta dei tuoi concorrenti e i prezzi di riferimento.
Obiettivi di vendite e fatturato
A che prezzo vuoi vendere il tuo prodotto?
La domanda non è per niente banale: sulla psicologia dei prezzi ci sono decine di libri. Il mio consiglio è di non partecipare al gioco al ribasso della concorrenza e usare gli sconti solo quando davvero servono per non abituare i clienti.
Puoi definire l’obiettivo del tuo e-commerce in termini di fatturato, calcolando il tuo guadagno, quante vendite dovresti realizzare per raggiungerlo, e di conseguenza conoscere quanti investimenti pubblicitari ti serviranno.
Marketing e pubblicità
Non è un caso che la sezione dedicata al marketing e alla pubblicità per il tuo e-commerce sia subito dopo l’obiettivo di fatturato.
Solo conoscendo i numeri potrai calcolare quanto budget hai a disposizione per investimenti pubblicitari e programmare delle campagne.
Tieni presente che soprattutto i primi mesi dal lancio, se non prevedi un budget pubblicitario le tue vendite saranno molto vicine allo zero. Non basta mettere online un e-commerce per vendere.
Ogni sito web va sostenuto con delle campagne pubblicitarie adeguate, in un ecosistema digitale ben strutturato.
Business plan
Il business plan è il riassunto di tutto quello che abbiamo visto prima. Se non ne hai mai realizzato uno è il momento giusto per pensarci.
L’apertura di un e-commerce va trattata come l’apertura di un negozio fisico: ci sono meno complicazioni e adattare le cose in corso d’opera è più facile, ma un business plan è fondamentale.
Aprire e-commerce: gli aspetti tecnici e pratici
Sviluppo del brand
“Ho già un logo!” Molto spesso tutto inizia da questa frase. Un logo esistente può essere un punto di partenza, ma lo sviluppo del tuo business deve per forza passare dall’analisi della brand identity.
La brand identity è l’insieme di elementi visivi e di comunicazione che distinguono un’azienda o un marchio dai concorrenti.
Il logo ne fa parte, ma non c’è solo quello. Anche il tono di voce e il messaggio della tua attività fanno parte della brand identity. Creare un e-commerce senza avere un budget per la tua brand identity ti porterà poco lontano.
Gestione magazzino e catalogo prodotti
Questa è una delle parti che più spesso viene sottovalutata per l’apertura di un e-commerce. È vero che se hai un negozio fisico l’e-commerce può aiutarti nella gestione del magazzino, ma in ogni caso:
- è fondamentale avere un magazzino dedicato
- deve esserci qualcuno che si occupi di tenere aggiornato il catalogo
Ogni buon e-commerce può gestire autonomamente le scorte di magazzino in base alle vendite, ma quando avrai bisogno di aggiornare un prodotto, metterne uno nuovo in vendita, o modificare qualcosa, ci deve essere una persona di riferimento che non sempre esiste.
Fotografie dei prodotti
Se vendi corsi online potresti non averne bisogno, ma se il tuo e-commerce ha dei prodotti fisici in vendita è fondamentale investire in un servizio fotografico di qualità. Le foto dei prodotti fanno un’enorme differenza, e non è sufficiente la classica foto su sfondo neutro.
È bene presentare ciò che vendi anche nel suo contesto di utilizzo, non a caso molti negozi online di gioielli e accessori hanno foto dei prodotti indossati.
Gestione ordini e spedizioni
Oltre ad avere un accordo con uno o più corrieri di spedizioni, è importante curare tutta la parte di logistica, soprattutto quella dedicata al cliente.
Ogni e-commerce deve dare degli aggiornamenti puntuali ai propri clienti. Tutti vogliono sapere dov’è il prodotto fin dal momento dell’ordine.
Hai pensato anche ai resi? È obbligatorio offrirli per legge: prima di iniziare devi avere chiaro come gestirli, se far pagare al cliente la spedizione del reso, ed avere tutto ben spiegato nelle condizioni di vendita del negozio online.
Customer care
Dal momento in cui deciderai di aprire un e-commerce, dovrai per forza di cose mettere in conto la gestione di un canale di comunicazione con i tuoi clienti.
I clienti sono la tua risorsa più preziosa: vanno coccolati e ascoltati, e potrai farlo solo con una gestione perfetta delle comunicazioni.
Se il tuo e-commerce è piccolo potresti non aver bisogno di uno staff dedicato al customer care, ma ogni investimento che fai in questo settore ti aiuterà a rendere felici i clienti e a farli tornare. Dalla gestione delle mail alla chat in tempo reale, tutto va organizzato per tempo.
Privacy policy, cookie policy, termini e condizioni
Ogni e-commerce ha bisogno di alcuni documenti obbligatori per legge. La privacy policy è obbligatoria e deve essere consultabile da ogni pagina del sito, così come la cookie policy che deve comunicare esattamente tutti i modi in cui stai tracciando i comportamenti dei tuoi utenti.
Da non dimenticare: ogni e-commerce deve avere sempre raggiungibili termini e condizioni di vendita, che devono essere accettati in fase di acquisto.
Non avere questi documenti potrebbe causarti dei problemi e delle sanzioni salate che è meglio evitare.
Mi raccomando: non copiare i testi da altri siti, perché potrebbero non essere adatti a ciò che fai e potrebbero anche essere coperti da copyright.
Gestione fatturazione
Il tuo e-commerce deve generare anche delle fatture? Hai un negozio fisico o un’attività offline con la stessa partita IVA? Vendi anche all’estero?
Sono tutte domande a cui devi trovare una risposta, per sapere quali informazioni chiedere ai tuoi clienti e che documenti generare per loro. Il classico dubbio riguarda il codice fiscale: molte attività devono chiederlo in fase di acquisto.
Gestione pagamenti
Normalmente ogni e-commerce permette ai propri clienti di pagare tramite PayPal o carta di credito. Sono da valutare le commissioni dei vari servizi di pagamento: PayPal ha delle commissioni che potrebbero influire molto sul tuo guadagno, ma è un canale molto utilizzato e potrebbe portarti più vendite.
Per i pagamenti tramite carta di credito Stripe è un’ottima soluzione con delle tariffe interessanti. Esistono comunque molti fornitori, anche delle principali banche italiane. L’importante è che l’integrazione del sistema di pagamento sia disponibile per la piattaforma e-commerce che userai (WooCommerce, Magento, Shopify) e che sia mantenuta aggiornata.
Puoi valutare anche di offrire il pagamento tramite bonifico bancario, ma attenzione al lavoro extra che comporterà la verifica dei pagamenti.
Sicurezza
La sicurezza è un elemento fondamentale per il tuo e-commerce e non va sottovalutata. Ancora oggi ci sono clienti molto cauti sugli acquisti online, e ci vuole un attimo a perdere la fiducia di un cliente con un sito mal realizzato.
Attenzione al certificato SSL, all’utilizzo di un gateway di pagamento affidabile, ed è sempre meglio rassicurare il cliente in fase di acquisto sulla sicurezza del canale di pagamento.
Manutenzione
Non basta creare un e-commerce e abbandonarlo, come ogni sito web serve della manutenzione. Sai che WooCommerce, una delle principali piattaforme online per vendere prodotti e servizi, ha decine di aggiornamenti ogni anno?
È importante avere un professionista di riferimento a cui affidare la manutenzione del sito web, altrimenti nel giro di pochi mesi potresti trovarti con un e-commerce già obsoleto.
Importante anche conoscere i costi della manutenzione di un sito.
Social
Creare un e-commerce non significa che tu debba per forza aprire i profili social della tua attività, ma dovresti considerare la possibilità di vendere i tuoi prodotti anche sui marketplace di Facebook e Google.
Per poter essere presente sul marketplace di Facebook è necessario che il catalogo del tuo e-commerce sia sincronizzato automaticamente: non vorrai aggiornare ogni prodotto a mano?
I falsi miti sull’e-commerce
Ci sono alcune leggende metropolitane sugli e-commerce che è bene smentire. Questo era l’articolo giusto per farlo.
- Gli e-commerce non sono sicuri: FALSO. La maggior parte degli e-commerce usa misure di sicurezza avanzate. È importante affidarsi a gestori dei pagamenti riconosciuti universalmente, come PayPal e Stripe, e avere un certificato SSL sul proprio hosting.
- Gli e-commerce sono solo per grandi aziende: FALSO. Molte piccole imprese riescono a ritagliarsi il proprio spazio online grazie ad un e-commerce. In tanti casi sono aziende comuni che hanno approfittato della scarsa concorrenza per offrire un servizio eccellente online.
- Gli e-commerce sostituiranno i negozi al dettaglio: FALSO. Sicuramente dipende dal settore, ma in realtà molti negozi fisici usano l’e-commerce per raggiungere un pubblico più ampio e per offrire condizioni migliori ai propri clienti più fedeli.
- Gli e-commerce non offrono la stessa esperienza di acquisto di un negozio fisico: FALSO. Molti e-commerce offrono un’esperienza di acquisto personalizzata, con filtri di ricerca e funzionalità impossibili da replicare in un negozio fisico.
- Gli e-commerce non sono in grado di fornire supporto post-vendita adeguato: FALSO. Molti e-commerce offrono un servizio clienti efficiente tramite email, telefono o chat in tempo reale. Anche la gestione dei resi è tutelata e spesso ben organizzata.
E-commerce per servizi in abbonamento
Se invece vuoi aprire un business diverso dai classici e-commerce, magari offrendo servizi in abbonamento, sappi che molte logiche di business cambiano totalmente.
Il tuo profitto non sarà realizzato sulla singola vendita, ma sulla spesa del cliente nell’arco della sua vita, e questo cambia tutte le regole del gioco.
L’obiettivo potrebbe essere partire in piccolo, offrendo un prodotto o un servizio entry-level che può poi evolversi nel tempo in prodotti high-ticket.
Altrimenti se il tuo prodotto è di consumo, puoi puntare a creare un’abitudine di acquisto ricorrente, solitamente mensile.
In ogni caso quando si parla di servizi di abbonamento ci sono delle metriche che devi conoscere assolutamente: ti consiglio di leggere il libro Retention Point di Robert Skrob sull’argomento.
Aprire un e-commerce: le conclusioni
Questo articolo non è nato per spaventarti, ma per renderti consapevole di tutto ciò che devi sapere davvero per aprire un e-commerce.
Spesso ricevo richieste di preventivo per e-commerce: anche se non conosci tutte le implicazioni pratiche non è un problema, posso fare da consulente e guidarti. Dopo aver letto questo articolo spero almeno che tu sia più consapevole dei vari aspetti.
Vuoi un consiglio pratico?
Parti in piccolo, pianificando le basi del tuo business, organizzando la presenza online e la creazione dell’e-commerce. Poi sarà sempre possibile far evolvere la tua creazione nel tempo, anche sulla base dei risultati.
Se stai cercando un professionista per la creazione del tuo e-commerce puoi contattarmi.
Qui trovi un approfondimento utile relativo ai tempi: Quanto tempo serve per guadagnare con un e-commerce?